La visita epatologica permette di diagnosticare e di monitorare la terapia di epatiti croniche di origine virale o metabolica, delle epatiti autoimmuni, delle complicanze della cirrosi, della cirrosi biliare primitiva, della colangite sclerosante primitiva e dei tumori del fegato (gli epatocarcinomi) e delle vie biliari (i colangiocarcinomi).La visita epatologica non è molto diversa rispetto ad una qualsiasi altra visita medica di routine, ma oltre a prevedere l’analisi completa della storia clinica del paziente si concentra sugli aspetti relativi alla salute del fegato, della cistifellea e delle vie biliari. Per valutarne lo stato il medico procederà anche alla palpazione della zona addominale.
Se lo ritiene opportuno il medico può prescrivere esami del sangue specifici (come quelli delle aminotransferasi), ecografie, ecocolordoppler o test epatici che permettono di valutare l’eventuale presenza di danni al fegato. La prima visita epatologica non prevede nessuna norma di preparazione specifica, ma è utile portare con sé gli eventuali referti delle analisi cui ci si è sottoposti più di recente.